Archivio storico delle Elezioni Amministrative di Andretta a partire dal 1993, anno di introduzione dell'elezione diretta del sindaco con la Legge n.81 del 25 marzo 1993. Sindaci eletti e liste politiche di appartenenza.
Il 20 e 21 settembre 2020 i cittadini di Andretta sono stati chiamati alle urne per le elezioni comunali 2020. È stato eletto il sindaco Michele Miele (39 anni) con la lista Andretta Domani.
Il 31 maggio 2015 si sono tenute le elezioni comunali 2015. È stato eletto il sindaco Giuseppe Guglielmo (51 anni) con la lista civica La Svolta.
Il 25 maggio 2014 hanno avuto luogo le elezioni comunali 2014. Le elezioni non sono risultate valide per il mancato raggiungimento del quorum dei votanti.
Il 6 e 7 giugno 2009 si sono svolte le elezioni amministrative ed è stato eletto il sindaco Angelantonio Caruso (44 anni) con una coalizione di Centrosinistra (Liste Civiche).
Il 27 e 28 maggio 2007 si è votato per le elezioni amministrative ed è stato eletto il sindaco Angelantonio Caruso (42 anni) con una lista civica.
Con D.P.R. del 21 gennaio 2009, pubblicato sulla G.U. n.31 del 7 febbraio 2009, il consiglio comunale è stato sciolto per le dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri ed il comune è stato commissariato.
Il 26 e 27 maggio 2002 si sono tenute le elezioni amministrative ed è stato riconfermato il sindaco Giuseppe Guglielmo (38 anni) con una lista civica.
Il 24 maggio 1998 hanno avuto luogo le elezioni amministrative ed è stato eletto il sindaco Giuseppe Guglielmo (34 anni) con una lista civica.
Il 19 novembre 1995 si sono svolte le elezioni amministrative ed è stato riconfermato il sindaco Camillo Francescantonio Caputo (44 anni) con la lista Cdu. Il suo mandato si è interrotto il 2 dicembre 1997 a seguito delle dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri.
Il 6 giugno 1993 si è votato per le elezioni amministrative ed è stato eletto il sindaco Camillo Francescantonio Caputo (41 anni) con la lista Democrazia Cristiana. Il suo mandato si è concluso il 19 agosto 1995 a seguito delle dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri.