Le Elezioni Comunali 2014 si sono tenute il 25 maggio nelle regioni a statuto ordinario, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia. Il turno di ballottaggio si è tenuto l'8 giugno.
vedi tutti i comuni alle elezioni comunali 2014!
Gli 11 comuni al voto del Trentino Alto-Adige sono andati alle elezioni il 4 maggio. In Sicilia le operazioni di voto per il solo turno di ballottaggio sono continuate anche il 9 giugno.
Complessivamente, considerando tutte le regioni, sono stati interessati gli elettori di 4.098 comuni, di cui 3.900 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 198 a regioni a statuto speciale.
Alle urne ventinove comuni capoluogo di provincia (Ascoli Piceno, Bari, Bergamo, Biella, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Cremona, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Livorno, Modena, Padova, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Sassari, Teramo, Terni, Urbino, Verbania e Vercelli), di cui cinque sono anche capoluogo di regione (Bari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza).
Superano i 100.000 abitanti le seguenti città: Bari, Bergamo, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Livorno, Modena, Padova, Perugia, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Sassari e Terni.
Da segnalare che si è votato per la prima volta in ventiquattro nuovi comuni istituiti nel 2014 e due nuovi comuni istituiti nel 2013.
I comuni più piccoli alle elezioni sono Pedesina (SO) e Moncenisio (TO), che contano entrambi 36 abitanti al 31 dicembre 2013, data dell'ultimo bilancio demografico annuale Istat.
Sono state rinviate le elezioni per i comuni di Aquila d'Arroscia (IM), Esino Lario (LC), Locatello (BG), Mazzo di Valtellina (SO), Samo (RC), San Lorenzo (RC), Sant'Angelo del Pesco (IS) e Tadasuni (OR) per la mancata presentazione di liste di candidati.
La popolazione legale è determinata con cadenza decennale da un decreto del Presidente della Repubblica sulla base dei risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni.
Per i comuni al voto alle Elezioni Amministrative 2014 è considerata popolazione legale la popolazione residente al Censimento 2011, determinata dal DPR 6 novembre 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.294 del 18 dicembre 2012, suppemento ordinario n. 209.
L'attuale sistema elettorale prevede modalità diverse in base alla popolazione legale di un comune. Nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti il sindaco viene eletto in un turno unico (un secondo turno è previsto soltanto in caso di parità di voti). Nei comuni con popolazione oltre tale soglia il sistema prevede un turno di ballottaggio tra i candidati sindaci, qualora nessuno di essi ottenga la maggioranza assoluta dei voti validi.
In Sicilia la soglia della popolazione legale è di 10.000 abitanti, mentre nella Provincia autonoma di Trento la soglia scende a 3.000 abitanti.
Con il rinnovo della Giunta e dei Consigli comunali delle regioni a statuto ordinario si applicheranno le norme in materia di contenimento delle spese degli enti locali che prevedono la riduzione del numero di consiglieri e degli assessori comunali, come pubblicato nella tabella in basso.
La novità delle elezioni del 25 maggio 2014 è l'aumento del numero dei consiglieri rispetto allo scorso anno nei comuni fino a 10.000 abitanti per effetto della Legge 7 aprile 2014 n. 56 (Legge Delrio) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 81 dello stesso giorno.
Dalla tabella in basso si può ricavare che nei comuni fino a 10.000 abitanti delle regioni a statuto ordinario ci sono 13.488 nuovi seggi per consiglieri comunali in più rispetto alla normativa precedente e 2.612 nuovi posti per assessori.
Popolazione legale (censimento 2011) | Numero Comuni al voto nelle regioni a statuto ordinario | Num. Consiglieri Comunali (escluso Sindaco) | Max Assessori Comunali | ||||||
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< 2011 | dal 2011 | dal 2012 | dal 2014 | < 2011 | dal 2011 | dal 2012 | dal 2014 | ||
comuni >1.000.000 ab | - | 60 | 48 | 48 | 48 | 12 | 12 | 12 | 12 |
comuni >500.000 ab | - | 50 | 40 | 40 | 40 | 12 | 11 | 11 | 11 |
comuni >250.000 ab | 2 | 46 | 36 | 36 | 36 | 12 | 10 | 10 | 10 |
comuni >100.000 ab o capoluogo di prov. con popolaz. inferiore | 24 | 40 | 32 | 32 | 32 | 12 | 9 | 9 | 9 |
comuni >30.000 ab | 55 | 30 | 24 | 24 | 24 | 10 | 7 | 7 | 7 |
comuni >10.000 ab | 335 | 20 | 16 | 16 | 16 | 7 | 5 | 5 | 5 |
comuni >5.000 ab | 531 | 16 | 12 | 10 | 12 | 6 | 4 | 4 | 4 |
comuni >3.000 ab | 582 | 16 | 12 | 7 | 12 | 6 | 4 | 3 | 4 |
comuni >1.000 ab | 1.361 | 12 | 9 | 6 | 10 | 4 | 3 | 2 | 2 |
comuni ≤1.000 ab | 1.010 | 12 | 9 | 6 | 10 | 4 | 3 | 0 | 2 |
In attesa della riforma del titolo V della Costituzione le Province sono trasformate in enti di secondo livello. Le Province in scadenza verranno prorogate fino al 31 dicembre 2014 e svuotate delle competenze che verranno svolte da Regioni e Comuni.
Sono istituite 10 città metropolitane: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. Dal 1º gennaio 2015 queste subentreranno alle province omonime e ne eserciteranno le funzioni.