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Rischio sismico di Roma

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Le zone sismiche assegnate al territorio dei Municipi di Roma per le normative edilizie. Zone sismiche. Fenomeni riscontrati. Accelerazione al suolo (ag max).

Classificazione sismica

La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.

In basso sono riportate le zone sismiche per il territorio di Roma, indicate nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale del Lazio n. 387 del 22 maggio 2009, successivamente modificata con la D.G.R. n. 571 del 2 agosto 2019.

L'analisi della sismicità storica dell'area di Roma Capitale evidenzia che i danneggiamenti risentiti dalle costruzioni durante gli eventi sismici sono differenti nelle diverse zone del territorio. Ad esempio, i valori di accelerazione al suolo (ag) della zona costiera (Ostia) differiscono significativamente da quelli delle zone in prossimità dei Colli Albani o dei Monti Tiburtini e Prenestini.

Per questi motivi, la classificazione in zone sismiche di Roma Capitale ha tenuto conto dei confini territoriali dei quindici Municipi, così come ridefiniti con la deliberazione di Giunta Capitolina n.392/2013.


Zona sismica
2B
Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti. La sottozona 2B indica un valore di ag < 0,20g.Comprende le aree territoriali dei Municipi IV, V, VI, VII, VIII, IX di Roma.
Zona sismica
3A
Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti. La sottozona 3A indica un valore di ag ≥ 0,10g.Comprende le aree territoriali dei Municipi I, II e III più i Municipi X, XI, XII, XIII, XIV e XV di Roma.
Zona sismica
3B
Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti. La sottozona 3B indica un valore di ag < 0,10g.Comprende l'area territoriale dell'isola amministrativa (Municipio XV).

I criteri per l'aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell'Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l'intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell'accelerazione orizzontale massima (ag) su suolo rigido o pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.

Zona
sismica
Descrizioneaccelerazione con probabilità di superamento del 10% in 50 anni
[ag]
accelerazione orizzontale massima convenzionale (Norme Tecniche)
[ag]
numero comuni con territori ricadenti nella zona (*)
1Indica la zona più pericolosa, dove possono verificarsi fortissimi terremoti.0,25 < ag ≤ 0,35 g0,35 g739
2Zona dove possono verificarsi forti terremoti.0,15 < ag ≤ 0,25 g0,25 g2.374
3Zona che può essere soggetta a forti terremoti ma rari.0,05 < ag ≤ 0,15 g0,15 g3.003
4E' la zona meno pericolosa, dove i terremoti sono rari ed è facoltà delle Regioni prescrivere l’obbligo della progettazione antisismica.ag ≤ 0,05 g0,05 g1.785
(*):
I territori di alcuni comuni ricadono in zone sismiche diverse (ad es. il comune di Pescorocchiano).

Puoi anche confrontare fra loro il rischio sismico dei comuni della Città Metr. di Roma Capitale in un'unica tabella.

Vedi anche

Provincia di FrosinoneProvincia di LatinaProvincia di RietiCittà Metr. di Roma CapitaleProvincia di Viterbo