Nel corso del 2016 sono state approvate 29 fusioni di comuni, di cui due per incorporazione, per un totale di 75 comuni soppressi.
Il numero complessivo dei comuni italiani è diminuito di quarantotto unità passando da 8.046 a 7.998.
Le regioni interessate ai processi di fusione di comuni nel 2016 sono state Emilia-Romagna (4), Lombardia (2), Piemonte (3), Trentino-Alto Adige (18) e Veneto (2).
Finora unico caso di doppia fusione nello stesso anno, il comune di Castel Ivano è stato istituito il 1° gennaio ed è stato oggetto di una seconda fusione il 1° luglio con l'aggregazione di Ivano-Fracena.
In basso sono elencati i nuovi comuni istituiti nel 2016.
Prov
Nuovo Comune o incorporante
Prov
Nuovo Comune o incorporante
BS
BiennoFusione per incorporazione
(23 aprile 2016)
Comuni originari | residenti al 31/12/2015 |
---|
Bienno | 3.488 |
Prestine | 375 |
Totale | 3.863 |
Prov
Nuovo Comune o incorporante
BI
LessonaIstituito il 1° gennaio 2016
Comuni originari | residenti al 31/12/2015 |
---|
Crosa | 325 |
Lessona | 2.440 |
Totale | 2.765 |
Prov
Nuovo Comune o incorporante
TN
Amblar-DonIstituito il 1° gennaio 2016
Comuni originari | residenti al 31/12/2015 |
---|
Amblar | 247 |
Don | 274 |
Totale | 521 |
TN
ContàIstituito il 1° gennaio 2016
TN
MadruzzoIstituito il 1° gennaio 2016
Comuni originari | residenti al 31/12/2015 |
---|
Calavino | 1.544 |
Lasino | 1.340 |
Totale | 2.884 |
Prov
Nuovo Comune o incorporante
BL
AlpagoIstituito il 23 febbraio 2016
Il processo di fusione di due o più comuni contigui è disciplinato dagli articoli 15 e 16 del D.Lgs. n.267/2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"[1].
Tali articoli fanno riferimento agli articoli 117 e 133 della Costituzione Italiana e dispongono che spetta esclusivamente alle Regioni modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni e istituirne di nuovi mediante fusione.
L'obbligo per il legislatore regionale è quello di "sentire le popolazioni interessate" al processo di modifica territoriale mediante lo strumento del referendum consultivo.
La Legge n.56/2014 di riforma degli enti locali[2] ha introdotto ulteriori disposizioni e misure agevolative ed organizzative in materia di fusioni di comuni, in particolare ai commi da 116 a 134 dell'art.1.
Le funzioni amministrative dei nuovi comuni riportati in tabella 1 sono state esercitate da commissioni straordinarie rimaste in carica fino alle elezioni amministrative 2016.