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Nuovi Comuni 2020

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Nel corso del 2020 sono state approvate 6 fusioni di comuni, di cui tre per incorporazione, per un totale di 14 comuni soppressi.

Il numero complessivo dei comuni italiani è diminuito di undici unità passando da 7.914 a 7.903.

Le regioni interessate ai processi di fusione di comuni nel 2020 sono state Lombardia (1), Marche (1) e Trentino-Alto Adige (4).

Per il nuovo comune di Borgo d'Anaunia era stato scelto inizialmente il nome di Alta Val di Non, poi modificato nell'attuale denominazione mediante un secondo referendum consultivo.

In basso sono elencati i nuovi comuni istituiti nel 2020.

Fusioni in
Lombardia
-1 comuni
1 fusione, 1 soppresso

Prov
Nuovo Comune o incorporante
LC
Bellano
Fusione per incorporazione
(1° gennaio 2020)
Comuni originariresidenti al 31/12/2019
Bellano3.224
Vendrogno288
Totale3.512

Fusioni nelle
Marche
-1 comuni
1 fusione, 1 soppresso

Prov
Nuovo Comune o incorporante
PU
Pesaro
Fusione per incorporazione
(1° luglio 2020)
Comuni originariresidenti al 31/12/2019
Monteciccardo1.634
Pesaro95.152
Totale96.786

Fusioni in
Trentino-Alto Adige
-9 comuni
4 fusioni, 12 soppressi

Prov
Nuovo Comune o incorporante
TN
Borgo d'Anaunia
Istituito il 1° gennaio 2020
Comuni originariresidenti al 31/12/2019
Castelfondo601
Fondo1.436
Malosco441
Totale2.478
TN
Novella
Istituito il 1° gennaio 2020
Comuni originariresidenti al 31/12/2019
Brez739
Cagnò329
Cloz659
Revò1.274
Romallo611
Totale3.612
TN
San Michele all'Adige
Fusione per incorporazione
(1° gennaio 2020)
Comuni originariresidenti al 31/12/2019
Faedo643
San Michele all'Adige3.268
Totale3.911
TN
Ville di Fiemme
Istituito il 1° gennaio 2020
Comuni originariresidenti al 31/12/2019
Carano1.081
Daiano654
Varena849
Totale2.584
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Il processo di fusione di due o più comuni contigui è disciplinato dagli articoli 15 e 16 del D.Lgs. n.267/2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"[1].

Tali articoli fanno riferimento agli articoli 117 e 133 della Costituzione Italiana e dispongono che spetta esclusivamente alle Regioni modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni e istituirne di nuovi mediante fusione.

L'obbligo per il legislatore regionale è quello di "sentire le popolazioni interessate" al processo di modifica territoriale mediante lo strumento del referendum consultivo.

La Legge n.56/2014 di riforma degli enti locali[2] ha introdotto ulteriori disposizioni e misure agevolative ed organizzative in materia di fusioni di comuni, in particolare ai commi da 116 a 134 dell'art.1.

Le funzioni amministrative dei nuovi comuni riportati in tabella 1 sono state esercitate da commissioni straordinarie rimaste in carica fino alle elezioni amministrative 2020.

Vedi anche

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